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[RECENSIONE] After Midnight (AA.VV.)

After Midnight raccoglie otto cortometraggi horror diretti da altrettanti registi. Lavori quasi tutti non girati espressamente per questo film collettivo. Il progetto antologico è di Davide Pesca con la collaborazione di Francesco Longo ed uscirà il 28 settembre in DVD grazie a Home Movies.
Lo abbiamo visto in anteprima.

[VLOG] – L’ultimo video di Sara di Daniele Misischia.

Chiara Nicolanti nel corto [VLOG] – L’ultimo video di Sara di Daniele Misischia.

Che Misischia sia bravo lo sappiamo dai tempi di Il giorno dell’Odio.
Qui racconta la morte di una vlogger, interpretata da Chiara Nicolanti, per mano di uno stalker/troll mascherato da Killer Klown From Outer Space. Il tutto utilizzando una sola inquadratura fissa. I vari inserimenti di pochi frame, le zoomate e le musiche sono (deduciamo) aggiunte dall’assassino che ha avuto quindi il tempo, dopo l’uccisione, di montare il filmato che la povera ragazza stava preparando per i suoi sostenitori.
Funziona tutto piuttosto bene, anche il miscuglio tra violenza e ironia.

Qui sotto potete vedere [VLOG].

Di Daniele Misischia aspettiamo ad agosto il suo atteso lungometraggio The End – L’inferno Fuori con Alessandro Roja, prodotto dai fratelli Manetti.

The taste of survival di Davide Pesca.

Qui siamo in territori post apocalittici in cui si deve sopravvivere costi quel che costi. C’è una ragazza in pericolo e un colpo di scena che ribalta la situazione. Difetto del corto la recitazione degli attori poco convincente.

Nyctophobia di Francesco Longo.

Siamo qui invece dalle parti degli incubi notturni, dei brutti sogni che sconfinano nella realtà, dei fantasmi del passato che tormentano lo stronzo protagonista. Il tutto raccontato senza sentir pronunciare neanche una parola dagli attori. Il che -raccontare per sole immagini- è già di per sé uno sforzo da premiare. Francesco Longo dimostra che col tempo sta migliorando. Siamo curiosi di vedere il film che inizierà a girare a settembre dal titolo Clara.

Nel buio di Davide Cancila.

Protagonista del corto è il senso di colpa, al plurale, che lega due fratelli coinvolti in un incidente automobilistico. Anche qui c’è un risvolto inaspettato. Non male.

Io non le credo di Luca Bertossi.

Un prete ascolta un uomo che dice di avere la casa infestata da uno spirito maligno (di una suora). Bertossi forse non ha molta simpatia per il mondo cattolico se ha disegnato un prete così stronzo e vigliacco. Concetto e realizzazione tecnica non sono niente male, peccato per la non convincente recitazione del perseguitato.

Escape from madness di Nicola Pegg.

Ruoli che si ribaltano, spirito di sopravvivenza che esce fuori nei momenti cruciali e un chiaro omaggio al film Non Aprite Quella Porta di Tobe Hooper. Grande urlo liberatorio finale per la vittima che diventa carnefice.

Che serata di merda! di Roberto Albanesi.

È l’episodio leggero e cazzone dell’antologia, l’unico che non si prende sul serio e che per questo motivo forse fa a botte con il resto. Ma è anche uno dei pochi inediti, anzi dichiaratamente girato per l’occasione. Protagonista un mostro vendicativo e una presa di coscienza scioccante.

Haselwurm di Eugenio Villani.

Il più ambizioso tra tutti i segmenti è anche il più vecchio realizzato (2011). Prende spunto da una creatura del folklore trentino e dice la sua sui limiti che l’uomo non deve superare mai, soprattutto sfidando la natura. Gli effetti digitali sono realizzati da Emiliano Guarneri e Tullio Zanibelli.

After Midnight a tirar le somme è una collezione niente male che mette insieme registi già affermati con altri in cerca della loro strada nell’horror italiano indipendente. Escono fuori i pregi ma anche i difetti su come alcuni temi cardine del genere vengono affrontati senza troppa volontà di innovazione, e sulla solita recitazione non sempre all’altezza. Ma parliamo di registi giovani che hanno tutta la vita davanti per migliorare imparando dagli sbagli.

In un ipotetico progetto simile futuro piacerebbe vedere esclusivamente cose girate appositamente e non recuperate dal passato.

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