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Noise (2019) Jeremy Laval - locandina

[OLTRE LO SPECCHIO 2] Noise di Jeremy Laval. La recensione

Noise è il primo lungometraggio di Jeremy Laval.

Vincent (Guillaume Duhesme) diventa improvvisamente sordo. Perde lavoro, cambiano le abitudini e la sua vita. A un certo punto però si rende conto di riuscire a captare i pensieri della gente che ha vicino. Il suo medico ovviamente non gli crede ma Vincent se ne frega e comincia ad usare il suo superpotere (che perfeziona sempre più) per alzare un po’ di soldi. Come? Rubando i bancomat di chi ha appena prelevato dopo aver intercettato il pin. Va avanti così per un po’ finché non viene contattato da una ragazza (Bérangère Mc Neese) che invece crede nelle sue capacità straordinarie. La sua proposta è di ritrovare sua sorella, sparita nel nulla tempo prima. L’eogismo e la rabbia per la sua nuova condizione si faranno da parte. Perché da grandi poteri derivano grandi responsabilità.

Ed è questo il punto sia di unione che di rottura di Noise dai cinecomix.

Qui non ci sono nemici pazzi da sconfiggere che hanno superpoteri devastanti e che minacciano una intera città se non il mondo intero. Qui c’è un eroe con una disabilità che diventa la sua forza, dunque prima contrario ad aiutare, poi esitante e infine pronto ad intervenire. E lo fa utilizzando un dono dal potenziale infinito ma che resta in qualche modo sempre invisibile. Niente effetti speciali sboroni quindi. Che l’evoluzione dei suoi poteri vada verso la direzione che poi effettivamente prende importa poco perché resta comunque la paura che nonostante questi non possa farcela, solo e con poca esperienza contro molti navigati criminali.

Con Noise il produttore, regista e sceneggiatore francese Jeremy Laval si muove nei territori noir e thriller, di una cupa storia di formazione. Tra modelli americani e non (What Women Want, Scanners, Inception, Drive e Baby Driver) si allontana volentieri da alcune convenzioni hollywoodiane. Ne esce è un film sorprendente ma non perfetto, teso ma anche ironico, disperato e con un finale azzeccato, inevitabilmente amaro ma a suo modo anche consolatorio, che apre e chiude allo stesso tempo.

Noise ha vinto il Premio Ciciarampa come miglior film alla seconda edizione del festival Oltre Lo Specchio.

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