Tag: 2024
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[RECENSIONE] A Meltykiss lost in the Abyss (Paolo Del Fiol)
Paolo Del Fiol con il suo nuovo lungometraggio A Meltykiss lost in the abyss si dimostra ancora una volta un autore indipendente ma nel vero senso del termine, capace cioè di fregarsene delle mode. E il suo sguardo originale sta anche nel fatto che ha avuto la fortuna di incontrare Reiko Nagoshi, la sua compagna…
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La natura si vendica nel corto Monitus di Diego Carli
Diego Carli è il regista del cortometraggio Monitus, un racconto horror ecologico che vede protagoniste quattro ragazze con qualcosa da nascondere e una natura vendicativa, che non dimentica. Un eco-vendetta che sfocia in un folk horror crudele e allucinatorio. Le quattro ragazze sembrano però rappresentare tutta la superficiale e distruttiva società bene che di generazione…
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[RECENSIONE] Una via fredda per l’inferno (Fabrizio La Monica)
Fabrizio La Monica con il nuovo film Una via fredda per l’inferno continua a raccontare di personaggi che si avviano inesorabilmente verso il loro destino. Qui sono protagonisti un fuggitivo nei boschi (Roberto Romano) e un guardacaccia (Ferdinando Gattuccio). Due personaggi agli apposti che si sfidano, scendono a patti, si dichiarano guerra, si dànno una…
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[RECENSIONE] Longlegs (Osgood Perkins)
La paura ha due facce, diciamo così. Può nascere da cose razionali, reali e concrete (una guerra, un assassino vicino di casa, perdere il lavoro, la morte) o irrazionali, ancestrali, non è vero ma ci credo, sospensione dell’incredulità che certi generi cinematografici esigono più di altri. Longlegs, che Osgood Perkins scrive e dirige, in qualche…
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[RECENSIONE] Megalopolis (Francis Ford Coppola)
È un film fuori dal tempo Megalopolis di Francis Ford Coppola. Lo è come i due protagonisti capaci addirittura di manipolarlo, lo è la metropoli in cui vivono divisa tra ricostruzioni dell’antica Roma e nuove tecnologie. Una New York/New Rome divisa tra patrizi e plebei. Una città piena di contrasti ma sarà proprio da questi…
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[RECENSIONE] The Substance (Coralie Fargeat)
C’è un aspetto del personaggio protagonista di The Substance che la regista e sceneggiatrice Coralie Fargeat racconta con la sospensione dell’incredulità. E non stiamo parlando della sua sempre più estrema trasformazione fisica perché lì siamo già avanti rispetto ai momenti narrativi che invece qui ci interessano. Elisabeth (Demi Moore) e il suo clone Sue (Margaret…