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[RECENSIONE] A 30 milioni di Km dalla Terra (Nathan Juran)
Quante volte nel cinema di genere fantastico abbiamo assistito alla cattura di creature da parte di un uomo più bestia del mostro stesso? Oltre ai grandi classici King Kong (1933) e Il mostro della laguna nera (1954), lo stesso argomento viene trattato nel film del 1957 A 30 milioni di km dalla Terra (t.o. 20…
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[RECENSIONE] Alien Romulus (Fede Alvarez)
In questi anni (oramai lustri, decadi) di “morìa delle vacche” delle idee delle grosse case di produzione in cui tutto deve essere rifatto, azzerato, allungato, L’Alien Romulus di Fede Alvarez si inserisce alla grande non aggiungendo niente di nuovo ad una delle saghe più importanti della fantascienza moderna. Peccato. Dispiace perché l’uruguaiano Fede Alvarez e…
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[RECENSIONE] Adagio (Stefano Sollima)
Stefano Sollima conferma nel suo ultimo Adagio la capacità di raccontare come pochi altri il diffondersi trasversale di un degrado fatto di ricatti, violenze, corruzioni e malcontenti che coinvolgono tutti i ceti sociali. Sa narrare gli eventi, presentare i personaggi, scoprire piano le loro connessioni, al di là se il film lo abbia sceneggiato (come…
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[RECENSIONE] Anatar (Alan Smithee)
C’è del coraggio nell’italiano Anatar. Un film che mescola uno spirito parodistico-demenziale (che prende di mira il blockbuster Avatar e il suo recente sequel) ad altri codici e generi tirando fuori qualcosa di particolare anche se non riuscito. Funzionano meglio le parti divertenti con ambizioni qua e là anche satiriche. Sia sull’astronave aliena, che strizzano…
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[RECENSIONE] Amore Acido (Dario Almerighi)
Per pagare un debito con la mafia dell’est, gli amici Secco e Zagaglia, tossici delinquenti romani, fanno sporche commissioni recapitate sul deep web. Tra richieste sempre più violente e assurde, Amore Acido si muove nella periferia per mostrare il peggior degrado umano rappresentato dalle azioni di due individui ai margini, disadattati, asociali, senza remore né…
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[RECENSIONE] America Latina (Damiano e Fabio D’Innocenzo)
Fare una recensione su America Latina, terzo film dei fratelli Damiano e Fabio D’innocenzo, senza fare danni è difficile. C’è il rischio di dire troppo, di tradirsi un po’ come fa il protagonista Massimo (Elio Germano) combattuto tra realtà e fantasie, tra accettazione e rifiuto della realtà nella indagine alla scoperta del suo lato oscuro.…