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[RECENSIONE] Vetro (Domenico Croce)

Una ragazza di diciotto anni (Carolina Sala) vive reclusa nella sua stanza. Il padre (che ha la voce di Tommaso Ragno) la asseconda, il suo cagnolino Hiro le fa visita passando attraverso una porticina. Un ragazzo (Marouane Zotti) da poco conosciuto su internet, dove lei ha aperto un account per mostrare i suoi disegni, le fa compagnia. Dalla sua finestra con la serranda rotta vede nell’appartamento di fronte un poliziotto (sempre Tommaso Ragno) comportarsi in maniera inquietante. Vorrebbe indagare ma la paura di aprire la porta della sua camera glielo impedisce.

Domenico Croce fa un buon lavoro nel suo debutto cinematografico Vetro. La sceneggiatura di Luca Mastrogiovanni e Ciro Zecca parte da La Finestra sul Cortile di Alfred Hitchcock per aggiornare la tematica guardona di quel classico del cinema ai nostri tempi.

E racconta un orrore contemporaneo utilizzando un’estetica che diventa man mano sempre più allucinatoria, onirica, fatta di luci colorate al neon e immagini dai contorni sfuocati e in controluce. Una visione, una percezione della realtà distorta che è l’indizio principale per svelare il mistero dietro la storia del film.

Buon esordio per Domenico Croce dopo i due corti L’Amata e Anne, quest’ultimo co-diretto con Stefano Malchiodi. Aspettiamo con curiosità di vedere il suo prossimo film in lavorazione dal titolo Mezzanotte, sempre di genere thriller.

Vetro di Domenico Croce è distribuito in Italia da Vision Distribution.
Visto su Sky Cinema.

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