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[RECENSIONE] H.P. Lovecraft’s: Two Left Arms

Son entrata finalmente in possesso della mia “copia import” del film H. P. Lovecraft’s: Two left arms, film dalla genesi travagliata che vede distribuzione dopo quasi ben 6 anni! Sebbene molto diverse fra loro, devo dire che certe atmosfere di questo lavoro mi han evocato parecchio quelle del recente The Void, un altro film che pur non essendo tratto da Lovecraft, è puramente “molto lovecraftiano”!

Ma veniamo a noi: annunciato nel 2012 come l’ultima produzione della gloriosa ELITE FILMS, e come collaborazione che includeva diversi registi fra cui Adam Remheier (Bunny Game), THE NIGHT GAUNTS (questo era il titolo originale) è poi rimasto in mano – per problemi produttivi a quanto pare – al solo Domiziano Cristopharo, che ha esteso il suo segmento alla durata di un film completo.

Sebbene certi momenti appaiono forse per questo motivo dilatati e lenti, l’atmosfera generale del film non ne risente poi tanto, grazie anche alla bellezza degli scenari naturali, delle locations e della fotografia in interni.

Tutto in questo film è sospeso, come in un sogno… ed infatti lo script di Andrea Cavaletto (Hidden in the Woods, Beautiful People) si ispira non a dei racconti del maestro di Providence, ma ai suoi sogni… e cosa è la vita se non “un sogno dentro un sogno” (per citare Peter Weir)? Intrappolato in un caleidoscopico loop onirico, il nostro “nuovo” Carter è un ragazzo italiano adottato da degli zii di Providence in tenera età. Tornerà proprio in italia e nel suo paese natio per restaurare un vecchio dipinto, che sembra celare dei misteri la cui soluzione è un rito iniziatico per ritrovare la memoria di ciò che egli era. Il film ha anche un curioso intro in stile “Creepshow” che apparentemente sembra slegato da tutto il resto finché non scopriremo chi è il giovane che vediamo rappresentato… e che riceve proprio dalle mani dell’aldilà il famigerato NEKRONOMICON!

Cristopharo e Cavaletto mescolano le leggende d’Abruzzo con i miti di Chtulhu ed il risultato è affascinante: scopriamo location Abruzzesi incredibili (il lago meteoritico del Sirente, il castello di Ortucchio) che ci fan sentire piccoli ed ignoranti… e tanto fortunati a vivere in un italia così bella e ricca di misteri – che però non vogliamo proprio andare a conoscere! Lovecraft stesso esortava i suoi fan e colleghi a prender spunto dai suoi lavori e manipolarli, e Cavaletto ha appreso bene la lezione. Il titolo del film deriva da uno dei più inquietanti sogni annotati da Lovecraft nei suoi diari, sogno in cui lo scrittore si trovava ad analizzare due braccia sinistre, che inizialmente scambia per opera di un talentuoso quanto bizzarro scultore…

Una menzione speciale va anche per le musiche di Susan DiBona e Salvatore Sangiovanni (The transparent Woman, Mad Macbeth) che ci regalano un mix di suoni elettronici sperimentali ed atmosfere rarefatte, unite a bellissimi temi orchestrali ed evocativi (come quello dei titoli che rimanda a certi sceneggiati anni ’70!).

Il cast è composto da attori straordinariamente tutti in parte… una parte fra l’altro difficile perché sostenuta spesso sul tema della follia: Paolo Stella nel ruolo di Carter (La Terza Madre), una ipnotica Yvonne Sciò (Bloodline, Il nascondiglio) che ruba la scena a tutti anche solo con gli occhi… e due intramontabili glorie registiche dell’horror anni ’80 come Frank Laloggia (Lady in White) e Ruggero Deodato (Cannibal Holocaust)!

Ultima apparizione anche per l’icona Carlo de Mejo (Contamination, L’etrusco uccide ancora, Paura nella città dei morti viventi) che ci regala una performance ricca di sfaccettature e capace di inquietare anche con il solo sguardo.

Curati anche i costumi e le scenografie, che ci lasciano sospesi continuamente fra i tempi moderni e passato senza riuscire a darci una collocazione. Automobili di ultima generazione e abiti fine ‘800 o anni ’60 si mescolano con una grazia e coraggio che ho visto solo nei film di Derek Jarman! Effetti speciali ridotti al minimo, orrori come voleva il maestro INTANGIBILI e innominabili (e quindi non mostrabili, se tradotti in linguaggio cinematografico) che non fanno che arricchire l’opera di mistero e classe. Una curiosità: le due “braccia sinistre” del titolo, son state realizzate dal David di Donatello Leonardo (Il racconto dei racconti) Cruciano! Indubbiamente un film da seguire con attenzione, non per tutti, che annoierà i più giovani e farà tornare indietro di qualche lustro i meno giovani, trasportandoli altrove… dove? In quei territori del tempo in cui il Cinema Italico era ancora sperimentazione, libertà e coraggio!

Gli extras includono divertenti errori sul set che ci fan respirare l’atmosfera di serenità e gioia che il cast ha condiviso, ed una photo gallery!


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