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[RECENSIONE] ILL: Final Contagium (AA.VV.)

ILL – Final Contagium è un film horror indipendente internazionale composto da quattro episodi incentrati sul binomio virus-denaro. È stato pensato e realizzato prima che scoppiasse la pandemia Covid-19.

Contagium di Lucio A. Rojas.

Cile. Due ragazze (Ximena del Solar, Rayloren Mata) adescano uomini per derubarli perché c’è da pagare l’operazione chirurgica alla madre di una di loro. Finché in un locale non circuiscono la persona sbagliata: un uomo (Felipe Rios) che dice di essere una cosa quando in realtà è tutt’altro. In una strada di campagna si concluderanno le loro esistenze. L’episodio d’apertura di Rojas non è male e ci presenta uno scienziato con un folle progetto per sfoltire la popolazione mondiale.

Gully di Lorenzo Dante Zanoni.

Roma. Owen (Tommaso Arnaldi) assiste ad un investimento. Chiama l’ambulanza ma si prende i soldi nel portafoglio dell’incidentato. È uno scansafatiche immaturo ed egocentrico che vive con la sua ragazza e alle sue spalle. E la sua immaturità la dimostra anche dal fatto che come un infante porta tutto alla bocca, a cominciare dai soldi che ha rubato. Un infantilismo che lo rende completamente dipendente da lei. Un bugiardo che non fa che frignare e lamentarsi, da prendere a legnate. E, un po’ come nella favola di “Al lupo, al lupo”, per una volta che dice la verità lei (Silvia Morigi) non gli crede ed esplode.

Ill: Final Contagium. L’episodio Gully di Lorenzo Dante Zanoni.

Quello di Zanoni è decisamente l’episodio migliore. Rimane impresso per la sua insostenibilile puzza, malata e triste.

Merito sicuramente anche della fotografia di Daniele Trani che contribuisce a far esaltare il marciume che si respira nella casa. E poi c’è il finale (la sceneggiatura è di Luca Nicolai) che da una parte corrisponde ad una pace ritrovata, ad una tregua, dall’altra però sacrifica e condanna. Una conclusione dolce e atroce allo stesso tempo.

The Body di Domiziano Cristopharo.

Cristopharo racconta in Kosovo la storia di una persona (Chiara Pavoni) che si sottopone a dei costosi, sperimentali, dolorosi, truffaldini trattamenti chirurgici estetici. Tra profonde insicurezze, selfie oltre il ridicolo con un trucco ultra esagerato e grottesco, anche questo personaggio di Laura, così come accade per Owen, trasmette emozioni contrastanti che vanno dalla tenerezza e compassione al rigetto totale. Rigetto come quelle che il suo corpo mette in atto dopo la devastante cura estetica. La sceneggiatura è di Pasquale Scalpellino. Nel cast c’è anche Poison Rouge, la regista di Sacrifice, e Arianna Bonardi (Matildà di Daniele Misischia), sadica dottoressa col suo liquido verde re-animator.

The Cabin di Kai E. Bogatzki.

Germania. Max Evans è un padre che vive in una casa isolata nei boschi con il figlio (Justin Salowsky) contagiato dal virus. Si sfoga in una registrazione video. Questo è l’episodio più moscio. L’amore di un padre per il figlio contagiato (che diventa man mano sempre più violento) viene affrontato senza troppa partecipazione. Al segmento mancano inoltre momenti o risvolti inaspettati.

Tirando le somme ILL: Final Contagium è una raccolta horror a basso budget ben realizzata che ha inoltre il pregio di dare agli orrori narrati una chiave sociale e politica.

È sempre il denaro infatti a trasmettere il virus, allargando così facilmente il suo raggio d’azione. Denaro che muove il mondo e lo condiziona, corrompendo e annientando gli uomini fino a corroderli e farli marcire.

ILL: Final Contagium lo trovate in DVD sul sito di TetroVideo.


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