klub99.it

[EXTRA] La prepotenza statunitense secondo Mortal di André Øvredal

Mortal di André Øvredal lancia un messaggio potente e diretto contro gli Stati Uniti d’America. Dice a gran voce che gli ammerricani sono un popolo di prepotenti e di ladri. Saccheggiatori che, tra i tanti furti, hanno preso un mito europeo come quello di Thor per trasformarlo in un fumetto e poi in una serie di film hollywoodiani di gran successo.

Mortal si riappropria della sua divinità in maniera libera e creativa. Lo fa attraverso un film in cui un ragazzo americano (Nat Wolff) scopre le sue origini nordeuropee e divine in un viaggio in Norvegia. Lì si ritrova braccato dall’esercito statunitense, arrivato per spadroneggiare come al solito (visti i suoi poteri distruttivi e ancora non del tutto da lui controllabili).

Denuncia i soprusi degli americani attraverso un racconto che ha la struttura e l’appeal spettacolare dei film commerciali statunitensi. A questi però mancano, e Mortal di André Øvredal colma la lacuna, cattiveria, un temperamento cupo, un finale devastante e incazzato nero che ci fa urlare insieme al solitario protagonista.

C’è poi da considerare che Mortal è il lavoro che segna il ritorno del regista nella sua nazione dopo le esperienze statunitensi di Autopsy e Scary Stories to tell in the dark. Un rientro che ha il sapore di una vera e propria urgenza, più che artistica, culturale. Una disintossicazione dai mali del Nuovo Mondo.

Powered by JustWatch

Una sequenza dal film Mortal di André Øvredal.


Pubblicato

in

da

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *